Ci sono artisti che, al di là del proprio destino, hanno plasmato un intero panorama e un intero capitolo della storia. Capacità di scatenare folle intere, di galvanizzare i più giovani e di rompere le regole stabilite, hanno preso pienamente possesso del proprio destino per imprimere il loro nome in un racconto collettivo. Johnny Hallyday è uno di questi: vera icona dei giovani, icona indiscussa che ha attraversato gli anni e ha superato le mode e il tempo, è un punto di riferimento per generazioni di francesi. È colui che ha introdotto il rock in Francia, traendo ispirazione dagli Stati Uniti che amava tanto e portando in Francia il senso dello spettacolo e del ritmo. Nella composizione di canzoni tanto rabbiose quanto potenti, Johnny Hallyday si è anche rivolto a strumenti provenienti direttamente dagli Stati Uniti. I modelli Gretsch e Gibson hanno a lungo avuto il favore del Taulier, che li ha posti al centro delle sue performance sceniche.

La storia d’amore di Johnny con le chitarre Gretsch è lunga: ha suonato modelli della marca fino ai suoi ultimi concerti rock. Nel 1975 suonava una Gretsch 6120 Nashville arancione, prima di acquisire questa White Falcon bianca del 1975 come secondo esemplare. Dalla fine del 1976, la nostra White Falcon è stata utilizzata alternativamente in base alle performance e ai costumi di scena. È verosimile che si tratti di una delle prime chitarre di questo modello acquistate e suonate da Johnny Hallyday. Mentre venivano trasmesse su tutte le radio francesi Requiem pour un fou, pubblicata a febbraio 1976, e Gabrielle, uscita in autunno, Johnny Hallyday iniziava le sue tournée con questa White Falcon, suonandola in concerto dalla fine del 1976 fino alla tournée estiva del 1978. Questa chitarra è un pezzo eccezionale della storia della musica francese, e testimonia direttamente le gloriose performance di Johnny Hallyday.

Pur suonando sul palco una Gretsch Chet Atkins Nashville arancione dal 1975, Johnny Hallyday conferma il suo amore per la marca americana prendendo in mano questa White Falcon. Presente sul palco dalla fine del 1976 fino all’estate del 1978, questa chitarra veniva suonata alternativamente in base ai costumi e alle esigenze di scena. Numerose fotografie d’epoca mostrano entrambi gli strumenti sul palco e nelle mani di Johnny, per il quale le chitarre elettriche hollow body Gretsch hanno sempre avuto un ruolo importante. Questa White Falcon ha in qualche modo segnato il suo amore per il modello, che suonerà per tutta la sua straordinaria carriera – arrivando persino a ricevere un modello personalizzato da Gretsch per il suo 69° compleanno.

Dal bianco immacolato esaltato dalla lucentezza dei suoi bordi dorati, questa White Falcon è stata fotografata più volte tra il 1976 e il 1978. Compare anche nel libro « Johnny: i suoi concerti, le sue più belle storie d’amore » di Michel Leclercq, il fotografo che ha seguito Johnny per oltre mezzo secolo sui palchi di Francia, Belgio e Svizzera. La chitarra appare come uno strumento creativo privilegiato, integrandosi perfettamente nel gioco scenico del French Elvis e nella sua estetica proveniente direttamente dagli Stati Uniti.

Per aggiungere ancora più valore all’eredità di questa chitarra, è passata poi nelle mani di Rick Parfitt, del celebre gruppo inglese Status Quo, a cui Johnny l’ha regalata durante un viaggio a Parigi nel 1981. Sebbene la chitarra non sia stata suonata dal vivo da Rick, viaggiava con il gruppo durante le tournée, veniva utilizzata nelle camere d’albergo e nei camerini, e occasionalmente in soundcheck come strumento di riscaldamento. Questa Gretsch White Falcon ha quindi accompagnato due icone della musica nei rispettivi paesi: prima strumento da palco sotto i riflettori per i concerti di Johnny Hallyday, poi presente nelle tournée di Rick Parfitt e degli Status Quo dopo averla ricevuta dalle mani del Taulier. Questa chitarra è un vero pezzo di storia da scoprire da Matt’s Guitar Shop, con un suono imponente e una storia vertiginosa.