Nella categoria delle Les Paul più iconiche del Shop, questa Gibson Les Paul Custom del 1955 occupa un posto importante. Pura ed elegante, è una chitarra tanto delicata quanto potente, passata tra le mani di artisti di primo piano.

A metà degli anni ’60, quando non era ancora il maestro del vibrato blues all’interno dei Free, Paul Kossoff desiderava già una Les Paul. Le vere Gibson erano una rarità assoluta nella Londra dell’epoca, e dopo aver iniziato con una Les Paul Junior, fu grazie a un viaggio del padre, l’attore David Kossoff, negli Stati Uniti che il giovane Paul ricevette la sua prima vera Les Paul.

Eravamo ancora lontani dai Burst e dai Gold Top che avrebbe suonato sul palco dell’Isola di Wight, ma si trattava di una Les Paul Custom del 1955. Questo secondo anno di produzione corrisponde alla prima versione della Black Beauty, prima dell’arrivo dei pickup humbucker. È quindi equipaggiata con un P90 al ponte e un pickup Alnico “staples” al manico.

Non sopportando di vedere la sua preziosa chitarra ingiallire sul binding, Kossoff rimosse la vernice. Questa assenza di finitura fa sì che i binding siano ancora bianchi più di cinquant’anni dopo e permette di identificare questa Les Paul a colpo d’occhio nelle foto in cui Kossoff la suona con il suo primo gruppo, i Black Cat Bones.

Inoltre, è possibile identificare questa chitarra anche in una foto di Eric Clapton a Londra al Marquee nel 1967, durante il tour dei Cream relativo all’album Disraeli Gears. La Black Beauty sarebbe poi passata anche tra le mani di Duff McKagan prima di arrivare al Matt’s Guitar Shop. Una cosa è certa: dopo tutti questi anni, i piccoli foglietti incollati nelle cavità elettroniche e le incisioni su cui Kossoff ha scritto il suo nome sono ancora nella chitarra, come se non potesse mai appartenere completamente a un altro.

Regolarmente prestata, questa chitarra è stata suonata, tra gli altri, da Marcus King, Adrian Smith (Iron Maiden), Craig Ross (Lenny Kravitz), Charlie Starr (Blackberry Smoke) e J.J. Julius Son (Kaleo).