Fender Telecaster bianca del 1966 di Rory Gallagher
Fender Telecaster bianca del 1966 di Rory Gallagher
Se c’è un artista che ha raccolto la sfida di reinventare la chitarra elettrica e le sue possibilità, questo è sicuramente Rory Gallagher. Artista irlandese entrato nella leggenda per il suo inconfondibile senso della melodia e del ritmo, è diventato uno dei chitarristi più influenti nella storia contemporanea della musica. Rory Gallagher era tra quei musicisti virtuosi che superavano ciò che era conosciuto per stabilire il loro approccio unico e virtuoso allo strumento. Sebbene fosse famoso per la sua fedele Stratocaster del 1961 dal finish maltrattato, Rory Gallagher possedeva una notevole collezione di chitarre che metteva al servizio della sua ricerca del suono ideale. Ogni pezzo era scelto con cura e, per alcune, modificato e trasformato. Questa Telecaster bianca del 1966 faceva parte delle sue chitarre preferite.
La fedeltà assoluta che Rory Gallagher nutriva per i suoi strumenti, in particolare per il marchio Fender, fa totalmente parte della storia del rock. Gallagher ha utilizzato numerose chitarre nel corso della sua carriera, ma la sua Telecaster principale è questa splendida Tele bianca del 1966. Era la sua chitarra numero uno per lo slide per tutta la sua brillante carriera.
Pur entrando nell’immaginario collettivo per la sua Strat, il bluesman irlandese si è anche dedicato alla Telecaster, soprattutto per le parti di slide. Alcuni dicono addirittura che fosse il suo modello di chitarra preferito. Rory Gallagher acquistò questa chitarra a metà degli anni ’60 e continuò a suonarla dai suoi esordi con Taste fino ai suoi ultimi concerti da solista. Ha avuto la sua apparizione più significativa nel 1970 al Festival dell’Isola di Wight, una performance immortalata in un album live e in una registrazione video eccezionale. Suo nipote Daniel, custode dell’immenso archivio Rory Gallagher, ha più volte dichiarato che questa chitarra era la sua principale per lo slide. Come molte altre chitarre della sua collezione, questa Tele è passata attraverso numerose fasi che ne hanno rafforzato la leggenda. Rory ha modificato la chitarra nel corso degli anni: ad esempio, aveva installato un pickup centrale, la cui cavità ancora visibile sotto il pickguard. Questa eccezionale Telecaster fa parte di quegli strumenti rari dotati di un’anima, rendendola una delle migliori Tele passate dal Shop.
Rory Gallagher
All’inizio degli anni ’70, quando rock e blues si intrecciavano in un fermento creativo straordinario, un musicista irlandese emerse come uno dei più ispirati della sua generazione: Rory Gallagher. Senza artifici, senza spettacolo—solo un sorriso discreto, una camicia consumata e una chitarra malandata—conquistò prima l’Europa e poi il mondo con una sincerità rara.
Rory Gallagher non ha mai cercato la celebrità appariscente. Il suo mondo, da vero bluesman, era la strada, il contatto con il pubblico e un’onestà musicale assoluta. Mentre altri si rifugiavano in studi lussuosi, lui privilegiava bar, sale gremite e tour interminabili. Brani come Tattoo’d Lady, Calling Card o A Million Miles Away dimostrano quanto facilmente sapesse far vibrare un’intera folla con un semplice groove e un’emozione pura.
E poi c’era la sua chitarra—la sua amata Fender Stratocaster, consumata fino al legno, divenuta iconica quanto l’uomo che la imbracciava. Una Strat plasmata da migliaia di concerti, sempre pronta a ruggire o sussurrare sotto le sue dita. Ma Rory Gallagher non si limitava a uno strumento solo: molti ricordano anche la sua Telecaster bianca, modificata con tanto amore quanto curiosità, adattata alle esigenze del momento. Ogni sua chitarra portava i segni delle sue sperimentazioni: pickup sostituiti, circuiti modificati, parti cambiate—tutto nella ricerca di un suono più puro, più personale. La sua non era una collezione di trofei, ma una carovana di compagni di viaggio segnati dai chilometri, dagli hotel, dai festival e dai piccoli club sudati.
Sul palco, Rory Gallagher era un uragano umile. Passava dal blues al rock, dal folk al country con una facilità disarmante. Nessuna virtuosità ostentata, ma un tocco espressivo, generoso, incandescente, capace di emozionare con poche note. Negli anni mantenne sempre lo stesso credo: rimanere fedele alla musica che amava, senza compromessi, senza calcoli, sempre con il cuore davanti (e la Strat in mano).
Una cosa è certa: Rory Gallagher incarna l’anima del blues-rock. Con le sue chitarre modificate, a cui sapeva infondere una vita ineguagliabile, la sua energia selvaggia e la sua sensibilità unica, rimane per molti il simbolo assoluto dell’integrità musicale. Un viaggiatore discreto e appassionato che ha percorso il mondo con la chitarra a tracolla, lasciando un’eredità vibrante, umile e profondamente umana.
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