Gary Moore: Ultimo sipario sulla sua collezione all’asta (inclusa la Fiesta Red ’61) a Londra

Publié le 06/11/2025

Gary Moore: Ultimo sipario sulla sua collezione all’asta (inclusa la Fiesta Red ’61) a Londra

Publié le 06/11/2025

Le icone della musica britannica si susseguono ormai sulle pedane delle case d’asta. Dopo le collezioni di Jeff Beck, Mark Knopfler e Rory Gallagher, è il turno di Gary Moore di essere celebrato tra i capolavori. Bonhams metterà all’asta a fine novembre gli ultimi pezzi della sua collezione, tra cui alcune delle sue chitarre più preziose.

Il genio irlandese è uno di quei musicisti il cui lascito continua a scriversi in lettere d’oro. Era il bluesman per definizione, un instancabile sperimentatore e l’autore di alcuni dei più grandi successi del rock. Gary Moore ha dimostrato che si può sempre reinventarsi artisticamente, anche dopo un successo straordinario. La sua carriera ha attraversato decenni musicali radicalmente diversi, fondendo hard rock e blues con maestria.

Appassionato di suoni, Gary Moore era anche un collezionista estremamente attento. Ogni chitarra della sua collezione testimoniava le sue preferenze di esecuzione, le modifiche tecniche e le sfumature timbriche. Dalla celebre Greeny – la famosa Gibson Les Paul Burst acquistata dal suo idolo Peter Green – alle numerose Stratocaster, ogni strumento era scelto con cura. Tra i suoi pezzi più cari spicca la mitica Fender Stratocaster Fiesta Red del 1961, una delle chitarre più suonate da Gary e probabilmente la seconda più legata al suo nome – ora pronta per essere battuta all’asta.

Lo strumento originale di Moore si distingueva per i pickup a bassa uscita e il selettore a tre posizioni. L’artista l’aveva leggermente modificato, aggiungendo una schermatura in rame nella cavità e tasti jumbo.

Come tutte le grandi chitarre, anche la sua ha una storia fatta di aneddoti. Nel 1984 andò persa alla dogana durante un tour negli Stati Uniti. Riapparve poi negli uffici dell’Interpol di Houston, per essere restituita al legittimo proprietario. Nel frattempo, Moore ne aveva acquistata un’altra bianca per continuare il tour.

In seguito si orientò maggiormente verso le Les Paul, ma continuò a suonare la Strat occasionalmente, ad esempio nel 2014, durante i concerti per i 60 anni della Stratocaster.

Nel 2016, Fender rese omaggio a Gary e a questa chitarra con una Stratocaster Gary Moore in edizione limitata del Custom Shop, che riproduceva fedelmente l’usura che la rendeva così unica.

Diversi oggetti prestigiosi di Gary Moore saranno messi all’asta da Bonhams a novembre, tra cui due delle sue chitarre elettriche più iconiche, amplificatori e abiti di scena. Parte del team di Matt’s Guitar Shop ha potuto visitare in anteprima le chitarre nei locali di Bonhams, percependo la magia di questa iconica Fiesta Red Stratocaster, che – inutile dirlo – “still got the blues”.

Fender Stratocaster Fiesta Red del 1961