Epiphone Les Paul Joe Bonamassa Signature Norman Harris Burst

Joe Bonamassa
(1977)

Chitarra principale: Gibson Les Paul Standard 1959
Brano da ascoltare assolutamente: Sloe Gin

Non è facile affermarsi come artista adulto quando si è stati un bambino prodigio. Joe è stato allievo di Danny Gatton e protetto di B.B. King prima ancora di avere l’età per guidare, e ha suonato con il gruppo Bloodline (insieme ad altri bambini prodigio figli di star come Miles Davis o Robby Krieger) prima ancora di poter votare. Ma tutto avrebbe potuto fermarsi subito, e infatti gli altri membri dei Bloodline sono scomparsi nel nulla dello show business. Bonamassa, invece, ha sempre avuto un’etica del lavoro inarrestabile e, girando in tour, è riuscito a imporre il proprio suono e la propria discografia solista.

Tutto inizia nel 2000 con A New Day Yesterday, un disco blues onesto su cui ospiti come Leslie West, Greg Allman e Rick Derringer hanno contribuito a consacrare il giovane musicista. All’epoca, Bonamassa suonava Strat e Tele e l’influenza di Stevie Ray Vaughan è ancora evidente in molte sue frasi. Poi, poco a poco, trova la propria strada passando alla Les Paul e combinando i suoi Marshall Silver Jubilee con altre teste boutique, ottenendo un suono bluesy, corposo e organico. È anche il periodo in cui il produttore Kevin Shirley inizia a collaborare con Bonamassa, collaborazione iniziata con You & Me (2006) e tuttora in corso. Sloe Gin (2007) e Ballad Of John Henry (2009) sono successi che consolidano la reputazione di Joe come salvatore del blues e futuro di uno stile che sembrava riservato ai baby boomer in pensione.

Da allora, Bonamassa non ha rallentato il ritmo dei tour e ha raddoppiato l’inventiva per variare i suoi spettacoli, che si tratti di un concerto tributo a Muddy Waters e Howlin’ Wolf, di un tour tributo ai tre Kings del blues o al British Blues Boom. Suona anche negli album della cantante Beth Hart e con i gruppi Black Country Communion (insieme al bassista e cantante Glenn Hughes) e Rock Candy Funk Party. Parallelamente, la collezione di chi è nato nella chitarra (suo padre possiede un negozio) è cresciuta a dismisura: possiede circa una decina di burst, due V Korina e un numero incredibile di strumenti rari. Tuttavia, queste chitarre non restano ferme: viaggiano in tour con Joe. Dopotutto, sono state fatte proprio per questo.