John Bolin Gretsch Billy Bo Prototype – ex collezione Billy Gibbons

John Bolin Gretsch Billy Bo Prototype – ex collezione Billy Gibbons

Chitarrista geniale dal look inimitabile e dallo stile eccentrico, Billy Gibbons si è imposto nella storia della musica tanto per il suono corposo delle sue chitarre quanto per la sua barba, diventata indissolubilmente legata al Reverendo. Collezionista appassionato di strumenti, Gibbons è anche particolarmente creativo nel progettare modelli originali. Tra la miriade di chitarre che ha concepito nel corso degli anni, la Billy Bo rossa occupa un posto speciale. Ciò che è diventata una chitarra iconica è in realtà un omaggio che unisce due generazioni di bluesmen: Billy Gibbons, naturalmente, ma anche Bo Diddley, a cui si deve questa forma di chitarra. La John Bolin Billy Bo Gretsch Prototype proposta da Matt’s Guitar Shop è una chitarra rarissima progettata da John Bolin. Presenta tutte le caratteristiche delle chitarre personali del Reverendo e porta la Billy Bo al massimo delle sue qualità.

Ripercorriamo la storia della Billy Bo, chitarra leggendaria che inaugura un design nuovo e profondamente futuristico. Nel 2005, Billy Gibbons ha firmato il suo primo modello signature presso Gretsch, una chitarra dal design assolutamente radicale che però non era del tutto nuova. Infatti, la Gretsch Jupiter Thunderbird era una forma progettata dal leggendario Bo Diddley nel 1959. All’epoca la casa di Brooklyn ne costruì un solo esemplare, che poi regalò a Gibbons. Questo pezzo storico è rimasto a lungo negli archivi del boss degli ZZ Top fino a quando lo ha tirato fuori per una registrazione, e successivamente ha proposto a Gretsch di sviluppare un modello double-signature che unisse due generazioni di chitarristi, da qui il nome Billy Bo, per Gibbons e Diddley. La Billy Bo riprende la forma originale ma i pickup sono dei TV Jones Powertron, più adatti al suono corposo moderno preferito dagli ZZ Top.

John Bolin e Billy Gibbons hanno iniziato una fruttuosa collaborazione dopo essersi incontrati nei backstage di un concerto degli ZZ Top a Boise, in Idaho. Billy Gibbons è rimasto affascinato dagli strumenti di Bolin e i due hanno rapidamente intrapreso diversi progetti di chitarre realizzate con l’esigenza di uno e la maestria tecnica dell’altro. Il master builder John Bolin ha lavorato a stretto contatto con Billy Gibbons, costruendo più di 100 chitarre e bassi personalizzati in oltre vent’anni. Nel corso degli anni e delle chitarre, hanno immaginato strumenti eccentrici che sfruttano l’ampia competenza del primo. Hanno costruito chitarre con materiali diversi per soddisfare l’immaginazione sfrenata del Reverendo: top scolpiti, in oro, fiammati, rivestiti di pelliccia e pelle, o addirittura top deformati… La loro collaborazione si è estesa fino alle chitarre personali suonate da Billy Gibbons sul palco. Infatti, John Bolin ha progressivamente realizzato le Billy Bo suonate da Gibbons in concerto – principalmente per una questione di peso sulle spalle.

Questa rara Billy Bo John Bolin Prototype proviene direttamente dalla collezione di Billy Gibbons ed è stata costruita dal liutaio John Bolin. Riunisce tutte le caratteristiche specifiche degli strumenti personali del Reverendo: il peso notevolmente leggero rispetto all’equivalente Gretsch e il pickup al ponte che suona con rabbia. Un pezzo eccezionale da scoprire da Matt’s Guitar Shop!

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Billy F Gibbons
(1949)

Gruppo: ZZ Top
Chitarra principale: Gibson Les Paul Standard 1959
Brano da ascoltare assolutamente: Just Got Paid

Billy Gibbons è il boss. Il boss dei chitarristi con il suo vibrato sensuale e il suono pieno come un burrito che ricava dalla sua Les Paul. Il boss dei cantanti con il suo timbro roca e twangy. Il boss dei bandleader con gli ZZ Top, il suo trio la cui formazione è rimasta invariata dal 1969. Il boss dei fashionisti, con un senso impeccabile dello stile scenico e dell’abbigliamento. E infine, il boss dei collezionisti, con diversi hangar pieni di migliaia di chitarre acquisite nel corso degli anni. La leggenda narra che possieda un esemplare di ogni anno di ogni modello delle grandi marche, e potrebbe non essere soltanto una leggenda… Fatto sta che i pezzi a lui noti sono vertiginosi, da “Mistress Pearly Gates”, la famosa Les Paul 59 che lo accompagna da sempre, alla sua Strat 54 hardtail spesso utilizzata come complemento a Pearly Gates, passando per le numerose chitarre personalizzate in stile hotrod.

La sua carriera inizia già nel 1967 con i The Moving Sidewalks, uno dei pochi gruppi di rock psichedelico texano ispirati ai 13th Floor Elevators. Aprono persino per Jimi Hendrix prima di sciogliersi nel 1969, anno in cui Gibbons fonda gli ZZ Top.

Il trio inizia con blues rock grasso e tradizionale per poi evolversi verso direzioni più elettroniche, a partire da Degüello nel 1979. Questa tendenza si conferma con la trilogia Eliminator / Afterburner / Recycler, tre album in cui il blues di Gibbons si fonde con sintetizzatori e drum machine dell’epoca, convincendo numerosi fan, che abbiano scoperto il trio attraverso singoli come Gimme All Your Loving e Rough Boy o tramite gli eccellenti videoclip del gruppo trasmessi in loop su MTV. Da allora, gli ZZ Top hanno reinventato nuovamente la loro musica con un suono più pieno, organico e intriso di fuzz. Gibbons ha moltiplicato le apparizioni come guest star negli album di altri musicisti, e soprattutto ha pubblicato due album a suo nome, Perfectamundo che esplora la musica cubana e Big Bad Blues che torna alle sue prime passioni, tra Muddy Waters e Bo Diddley. Il cerchio si chiude.

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