Ibanez PS1 Mirror Ex Paul Stanley KISS

Ibanez PS1 Mirror Ex Paul Stanley KISS
Sono pochi gli artisti che sono riusciti a creare un’identità visiva riconoscibile tra tutte. In questo ambito, i Kiss sono rapidamente diventati maestri. Dai loro costumi stravaganti al trucco, hanno plasmato un’immagine che ha costruito l’immaginario collettivo attorno a un rock spettacolare e sensazionale. In questo contesto, le chitarre hanno subito accompagnato le armature da palco e hanno ricevuto un’attenzione tutta particolare. La leggendaria Mirror Ball (o cracked mirror), con la sua superficie a specchio splendidamente crepata, è indissolubilmente legata al flamboyant Paul Stanley.
La storia della Mirror Ball Iceman di Paul Stanley incarna tutto il senso dello show e dello spettacolo portato in scena dal mitico chitarrista dei Kiss. È stata creata in collaborazione con Jeff Hasselberger di Ibanez, che ricorda le intenzioni del chitarrista durante le loro discussioni. Stanley, sempre alla ricerca di modi per esaltare il suo senso dello spettacolo, ha immaginato una chitarra ricoperta di specchi che sembrasse rotta a livello dei pickup e i cui frammenti potessero riflettere le luci del palco come una palla da discoteca. Per creare questo effetto, Hasselberger ha tagliato pezzi di specchio per incastonarli a mano sul top della chitarra ad angoli leggermente sfalsati, per potenziare gli effetti luminosi. È stato quindi necessario un ingegno tecnico notevole per combinare pezzi così taglienti con un’unità visiva. Jeff Hasselberger si è congratulato per essere riuscito a farlo senza perdere dita!
Questa chitarra eccezionale è stata suonata sul palco durante il tour «Kissworld» del 2017-2018. È testimone diretto del gioco scenico del chitarrista: lo strumento mostra diversi segni di utilizzo e usura, che rimandano direttamente alle performance spettacolari dei Kiss. Inoltre, questa Iceman include tutte le specifiche delle chitarre da palco di Paul Stanley: vi si trova la famosa banda strap con i mediatori del “KISS Kruise VIII”, pronti per essere afferrati. Questa chitarra è stata suonata in modo significativo durante l’apparizione del gruppo nell’episodio finale di America’s Got Talent del 2018 e sul «Kiss Kruise VIII». Infine, è stata autografata sul corpo da Paul Stanley, che ha anche scritto sul retro «I was made for lovin’ you / Dynasty 1979». Una chitarra eccezionale, impressionante tanto esteticamente quanto storicamente!
Paul Stanley
(1952)
Gruppo: Kiss
Chitarra principale: Washburn signature
Brano da ascoltare assolutamente: Love Gun
Negli Stati Uniti, i Kiss non sono semplicemente un gruppo: sono una religione, un fenomeno culturale di proporzioni incredibili (il loro club, la celebre Kiss Army, conta persino l’ex Segretario di Stato Condoleezza Rice tra i suoi membri). Ogni americano ha la sua storia con i Kiss: come ha scoperto la loro musica, come ha riprodotto il trucco di Starchild o Demon a Halloween, e spesso anche come ha deciso di imparare a suonare uno strumento ascoltando i Kiss per la prima volta.
I membri della band hanno inventato lo spettacolo pirotecnico e la loro maestria nel merchandising è fonte d’ispirazione persino per il manager più ambizioso.
I due fondatori Gene Simmons (basso / voce) e Paul Stanley (chitarra ritmica / voce) sono i pilastri del gruppo. Erano presenti nel 1973 e lo sono ancora oggi per l’ennesimo tour d’addio. Formano un duo alla Lennon e McCartney dell’hard rock, con un talento indiscutibile nella scrittura di canzoni, molte delle quali sono diventate hit durature. Paul Stanley possiede la voce più acuta e bluesy dei due, con un timbro immediatamente riconoscibile. Il suo modo di suonare la chitarra è semplice, ma possiede l’arma segreta che tutti i musicisti rock sognano: una mano destra nata per il riff, capace di far battere i piedi a uno stadio intero. Ace Frehley era il solista esplosivo per eccellenza, Stanley domina il palco con il suo carisma e il potente suono in stile Marshall che ottiene dalle sue chitarre.
Con il passare degli anni, Paul ha accumulato una splendida collezione, comprendente alcuni modelli burst utilizzati esclusivamente in studio. Sul palco lo abbiamo visto sulle Ibanez Iceman, a cui è rimasto intimamente legato, per poi passare alle Washburn che attualmente gli realizzano eccellenti modelli signature. Le platform boots non sono incluse, ma sono caldamente consigliate.
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