Gibson Les Paul Custom 1957 Reissue Murphy Lab – ex JJ (Kaleo)

JJ Julius Son e Kaleo

A metà degli anni 2010, quando il rock sembrava in cerca di un nuovo respiro tra folk intimo e produzioni molto levigate, una band islandese è esplosa sulla scena con un’intensità rara: Kaleo. Spinti dalla voce vulcanica di JJ Julius Son, i quattro si sono imposti come uno dei rinnovatori più significativi di un rock selvaggio e intriso di blues, ispirato tanto dai paesaggi grandiosi della loro isola natale quanto dalle tradizioni americane che rivendicano con orgoglio.

JJ Julius Son non ha mai cercato artifici. Il suo talento, da vero cantastorie del grande Nord, sta in una voce che ruggisce, sussurra, scricchiola e accarezza—talvolta nella stessa frase. Una voce capace di evocare la polvere del deserto e la solitudine dei fiordi ghiacciati. Con Kaleo ha creato un suono immediatamente riconoscibile: acustico e organico, solcato però da lampi elettrici. Brani come Way Down We Go, Broken Bones o All the Pretty Girls ne sono diventati gli emblemi, guidati da una scrittura grezza e arrangiamenti che profumano di legno, vento e strada.

La band ha collezionato tournée mondiali, alternando momenti introspettivi sul filo del silenzio a esplosioni di blues-rock dall’energia quasi selvaggia. JJ Julius Son guida il tutto con una precisione tranquilla, sempre fedele a un’estetica essenziale che privilegia l’emozione alla dimostrazione tecnica. Niente assoli interminabili, niente complessità superflue: solo composizioni solide, riff efficaci e una sensibilità che colpisce dritto al cuore.

Instancabile e perfezionista, JJ Julius Son ha plasmato Kaleo come un artigiano lavora una materia grezza: con pazienza, istinto e un profondo rispetto per la musica. Tra l’Islanda e Nashville, la sua terra d’adozione, questo cowboy solitario ha trovato il suo equilibrio, capace di unire le radici americane del blues all’austerità luminosa della sua terra natale. Sempre pronto a esplorare senza tradire l’essenza della band, compone, produce e scolpisce i suoni con un’attenzione quasi maniacale.

Una cosa è certa: Kaleo e JJ Julius Son incarnano un rock sincero, potente e privo di orpelli, un ponte tra tradizione e modernità in un’epoca dominata da generi più digitali. Con le sue melodie abitate e una voce che sembra venire da altrove, JJ rimane la guida di una band che ha restituito al rock la sua dimensione profondamente umana. Un leader discreto ma determinato, lo sguardo verso l’orizzonte, la chitarra sempre pronta a raccontare una nuova storia lungo la strada, come fecero un tempo i cowboy in cerca del loro Ovest.